massive change, by 416style
Lavorare oggi sulle forme di comunicazione pubblicitaria richiede di capire la nuova forma di relazione che produttori (mercati) e consumatori stanno costruendo, modellando una sensibilità della convergenza che ha il sapore di una mutazione innanzitutto culturale.
Il frame mediologico che utilizzo nel corso di Comunicazione Pubblicitaria e Linguaggi Mediali (qui, a CPO) mi ha portato quest’anno a pensare un ciclo di seminari nel quale discutere assieme a studenti ed esperti (quelli sensibili, a mio parere) lo scenario in mutazione, per guardare il “margine” del cambiamento e la nuova cultura (della comunicazione, del marketing, ecc.) della quale vediamo gli effetti mainstreamizzati, in superficie, ma di cui dobbiamo imparare ad osservare le tracce in profondità.
Il primo incontro è stato con Alex Giordano dei Ninja Marketing, che ha saputo raccontare la necessità di formare la realtà imprenditoriale italiana alla mutazione che verrà – e che già la sta investendo – e una nuova generazione di comunicatori (perdonate: il termine è stantio) che posseggano una spiccata capacità di lettura del contemporaneo e sintonia con i valori che si affermeranno nei mondi dl consumo.
Il secondo è previsto per Lunedì 19 gennario (ore 10-13) con Marco Massarotto, ceo di Hagakure, ed autore – ispirato – della prima riflessione “seria” sulle Internet P.R. Ci parlerà della natura “conversazionale” della mutazione e della necessità di costruire modi e terreni di dialogo fra imprese e consumatori – che sembra un bello slogan che abbiamo già letto troppe volte ma visto ancora poco praticare e con successo.
Il terzo incontro lo avremo Mercoledì 21 gennaio (ore 10-13) con Gianluca Diegoli (aka [mini]marketing), lettore raffinato delle variazioni minimali della realtà del MKTG che ci circonda, ed autore del libro [mini]marketing, 91 discutibili tesi per un marketing diverso – da scaricarsi, leggersi e rileggersi. Con lui discuteremo alcune delle “tesi”, vere e proprie generatrici di dubbi che colpiscono al cuore il MKTG contemporaneo, come la n°10: “Se la pubblicità viene ancora comprata è solo perché per il direttore marketing è più facile spendere-econfondere, che cercare di cambiare la cultura aziendale al proprio interno”.
Per raccntare questa mutazione culturale (che verrà) cominciamo con tre “mutanti”, altri seguiranno.